Eging Sunday!

LO SPOT DI PESCA.

Lo spot di pesca, sede dell’evento “ Eging Sunday “ ricade nel tratto di costa del comune Ionico di Roccalumera (Me) e rappresenta un arenile prevalentemente longilineo, senza particolari difformità geomorfologiche. Sia la spiaggia così come il fondale oggetto della nostra attenzione, è composto da depositi di ambiente di transizione, costituiti prevalentemente da sabbie e ghiaie sia di provenienza marina che continentale e dalla granulometria ridotta. In questa fascia di costa rientrano le così dette ghiaie di Messina, i terrazzi marini, i materiali alluvionali trasportati di recente dai torrenti in piena ed i depositi di spiaggia. Depositi incoerenti eterogenei di natura cristallina (sabbie grossolane o sassi), li ritroviamo in prossimità dei principali torrenti che intersecano questo tratto di costa.
Per tali motivi, possiamo catalogare questo spot di pesca assolutamente idoneo per espletare a meglio lo spinning ai cefalopodi, il nostro fondale si presenterà “morbido”, gradualmente profondo a tiro di lancio ed un fondale che agevolmente più superare ampiamente i 5 metri di profondità con picchi superiori ai 10m in base alle gittate. Che si tratti di un fondale profondo lo si deduce anche dallo “ scalino “ in prossimità della battigia che degrada rapidamente verso il fondo, modellato dall’azione delle onde in base al moto ondoso.

QUALCHE CONSIGLIO PRATICO.

Descritto a grandi linee la geomorfologia dello spot di pesca, dedichiamo adesso qualche riga per qualche consiglio tecnico pratico per l’evento Eging Sunday. Tale tratto di mare registra una corrente marina predominante di “ montante “ , la corrente marina che risale dallo Ionio con direttrice sud/nord. Essa si presenta a tratti docile, a tratti impetuosa, in qualche caso intensa solo in profondità e meno in superficie. Per tali motivi, sarebbe consigliabile utilizzare intanto totanare che possano raggiungere grandi distanze al fine di poter esplorare più fondale possibile ma soprattutto egi che possano agevolmente raggiungere il fondo e rimanervi in pesca, soprattutto nelle fasi di forte corrente. Questo è il momento in cui la scelta dell’artificiale potrà rappresentare l’arma vincente al fine di intercettare qualche seppia di taglia o qualche calamaro che staziona sul fondo, prede che comunque possiamo ritrovare anche nei pressi della riva a pochi metri o centimetri di fondale. Impiegare totanare cui l’affondamento appare contenuto, in talune condizioni meteo marine comporta proprio il non raggiungimento del fondo, quindi una limitata porzione di pesca della colonna d’acqua ad esclusione degli ultimi metri. Ricordiamo che tale spot di pesca si è reso protagonista non a caso di catture anche miracolose, come addirittura totani di taglia da riva ed in occasione di competizioni sportive sempre per la medesima tecnica, suscitando scalpore ed incredulità tra i pescatori presenti, i giudici di gara ma soprattutto nei confronti del pescatore stesso artefice della cattura.